Il significato di plusvalenza immobiliare è la differenza positiva tra il prezzo di rivendita sottratto quello di acquisto a sua volta aumentato dei costi detraibili fiscalmente riconosciuti. La tassazione è regolata dal “Testo Unico Delle Imposte sui Redditi” (TIUR) agli artt. 67 e 68. Si calcola come aliquota IRPEF sugli scaglioni di reddito o imposta sostitutiva al 26%. E’ dovuta quando la vendita è speculativa, ovvero avviene entro 5 anni dall’acquisto o dalla costruzione. E’ dovuta per la prima casa solo se non l’hai utilizzata come abitazione principale almeno per il 50% del periodo di proprietà. Non è dovuta quando vendi un immobile ereditato, a patto che non sia un terreno edificabile.
Puoi pagare la plusvalenza in due momenti diversi:
- In sede di dichiarazione dei redditi
- Durante il rogito di vendita, direttamente al Notaio
Se la paghi in sede di dichiarazione dei redditi sarà una voce costituente l’IRPEF e verrà calcolata secondo scaglioni di reddito come ti spiego nei prossimi capitoli. In alternativa puoi pagarla al Notaio in sede di vendita come imposta sostitutiva.
La plusvalenza immobiliare non si paga quando:
- Hai ricevuto in eredità l’immobile, purché non sia un terreno edificabile
- La casa donata è eletta ad abitazione principale
- Vendi una prima casa che è stata abitazione principale per almeno il 50% del periodo di proprietà
- Vendi una seconda casa dopo i 5 anni