A poche settimane dalle prossime elezioni politiche, che potrebbero avere ripercussioni anche sul mercato immobiliare, l’agenzia di rating S&P Global Ratings ha analizzato la situazione in Italia, che così si può riassumere: il generale miglioramento economico ha reso più veloci le compravendite di casa, ma non ha ancora portato a un aumento dei prezzi.

Bene il mercato delle nuove costruzioni

Anche grazie a tassi di interesse ai minimi storici, le compravendite di immobili sono in aumento, sebbene il ritmo di crescita sia più lento rispetto a quello del 2016. Per quanto riguarda i prezzi, invece, sono ancora in calo quelli delle abitazioni residenziali preesistenti, mentre si sono alzati dello 0,6% quelli delle nuove soluzioni, che però rappresentano solo il 19% di tutte le compravendite del 2017.

Il divario tra domanda e offerta è destinato a colmarsi

S&P Global Ratings ritiene che nel 2018 la crescita del Pil si attesterà all’1,5%, supportando la domanda nel mercato immobiliare e riducendo al tempo stesso l’eccesso di offerta. Se l’andamento economico confermerà questa previsione, si avrà di conseguenza un’ulteriore riduzione dei tempi di vendita a cui si accompagnerà anche un incremento del costo degli immobili.

Mercato europeo variabile

Se questo è il quadro generale italiano, in Europa le previsioni variano da Paese a Paese: molto positive nella penisola iberica, con aumento dei prezzi in Portogallo e riduzione degli stock di abitazioni invendute in Spagna, più incerto nel Regno Unito, dove le conseguenze della Brexit potrebbero incidere anche sul mercato immobiliare e sul costo delle case in particolare.

Altri
articoli