Grazie al contributo della Bce, che continuerà a immettere liquidi sui mercati anche nel 2018, chi ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile può rimanere sereno. In Italia, come in tutta la zona Euro, la situazione dovrebbe rimanere stabile ancora a lungo: non si prevedono aumenti nei tassi di interesse per buona parte del 2018 e forse addirittura oltre. Ciò significa che le rate dei mutui variabili rimarranno al di sotto delle medie storiche, per la gioia delle numerose famiglie che li hanno scelti o che li sceglieranno nei prossimi mesi (tuttavia gli ultimi tre anni hanno visto una netta prevalenza dei prodotti a tasso fisso).

Se l’Euribor, che viene utilizzato come strumento per determinare gli interessi da versare, si manterrà su valori negativi, l’Eurirs, usato come base per il calcolo dell’interesse fisso, subirà probabilmente un rialzo. Tuttavia, anche grazie alle promozioni dalle diverse banche nazionali, è probabile che la maggior parte delle famiglie italiane seguirà il trend del 2017:  anno in cui si è registrato il boom di mutui a tasso fisso.

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